giovedì 30 ottobre 2014

Scompensi

Cambiamenti, rivoluzioni, nuovi orizzonti, ferite che si chiudono, porte che si spalancano, avventure che iniziano. E' questo il periodo che sto affrontando. Sono successe molte, molte cose e devo dire che ho lottato molto per accettare alcuni dei fatti a me accaduti e ho sofferto molto per alcune scelte fatte. The show must go on guys, ora bisogna guardare avanti e trovare in questo rinnovato spirito di libertà e di intraprendenza, le motivazioni per vivere ancora meglio una vita che già prima era per me splendida. Perché bisogna sempre avere degli stimoli, bisogna sapersi reinserire in un contesto, bisogna sapersi valorizzare sotto ogni punto di vista. L'unica mia certezza, sono io: ed è da qui che voglio partire, da me.

Mi sto innamorando di nuovo di quei tramonti che mi tagliavano il fiato, mi sto sentendo di nuovo felice di essere sempre me stesso, di vivere nella moltitudine e di dare qualcosa a questa moltitudine. Intendo impegnarmi nel sociale per cercare di fare il bene degli altri, oltre al mio. Perché diciamolo, l'altruismo è intrinsecamente egoismo, non serve nasconderlo. Questo nuovo lato di me, che si concretizza forse nell'esperimento di condivisione più pazzo che io abbia mai portato avanti, mi pone di fronte a un mondo nuovo, tutto da scoprire, quello delle persone che vivono letteralmente altre persone. Voglio poter dare qualcosa e ricevere qualcosa di nuovo, voglio poter far capire chi sono, e quali sono i miei valori, per acquisirne di nuovi.

 So che è un discorso magari molto fumoso e poco concreto, ma io credo che la concretezza stia nei piccoli gesti. Sto mettendo la parte la mia timidezza per quanto riguarda la vita comunitaria qui a Venezia, ad esempio: se prima avevo poco interesse nelle relazioni, ora mi sto immergendo nelle dinamiche di Casa, mi sto interessando ai problemi, sto entrando in sintonia coi ritmi delle persone che mi circondano, sto vivendo una realtà straordinaria, un esperimento sociale accelerato che mi farà sicuramente crescere come persona, che mi farà trovare dei valori che io do per persi, dentro di me.

E' onestamente un momento difficile, ma se c'è una cosa che ho imparato da questo genere di situazioni, quella è conservare il sorriso. Sorrido, penso positivo e guardo avanti, perché se non facessi così, affonderei dentro me stesso. E non voglio che sia così. Voglio dare il massimo, in tutto. E vi assicuro, anzi, MI assicuro che questi scompensi, queste difficoltà passeranno presto. Nella vita bisogna sempre essere ottimisti e perseverare per raggiungere i risultati che si auspica di raggiungere. Io sto lottando, e voi che fate? Non siate apatici, non siate statici, non siate ciò che non siete. Ognuno di noi è dinamico in qualche modo. Lasciate entrare le sensazioni vere dentro di voi, le sensazioni che veramente muovono l'anima oltre che il corpo. Come un tramonto veneziano. 

Spero sia stata una lettura leggera e scorrevole, per me è stato un ottimo spunto di riflessione. Magari lo è stato anche per voi. A presto, in questo periodo credo che scriverò moltissimo!



martedì 7 ottobre 2014

Legami

Riflettevo, negli ultimi giorni, sul cambiamento che sto affrontando, sulle nuove esperienze che sto vivendo. Quello che è emerso dal mio ragionamento è che il tipo di legame che avevo con le persone a me care è cambiato, e quello con le nuove persone conosciute è tutto da scoprire.
Quello con i vecchi grandi conoscenti (e non solo) non è più un rapporto di ricerca, ma di costante presenza mentale. So che ci sono, so che aspettano di vedermi, so che il sentimento è forte, so che il legame non si logorerà facilmente, perché si è creato nel tempo, perché è destinato a durare, perché non voglio che cessi di esistere.

Per quanto riguarda invece i rapporti nuovi che sto costruendo qui a Venezia, posso dire che sono qualcosa di assolutamente nuovo e speciale: non avrei mai potuto immaginare che dopo un mese di lezioni avrei ricevuto una festa a sorpresa per il mio compleanno, e invece è successo! Sono felicissimo di aver incontrato delle persone che mi vogliono bene, e a cui io voglio bene a mia volta. Non ci resta che affrontare assieme questi anni di studio, con l'obbligo morale di passarne insieme di cotte e di crude, per vivere al meglio quest'esperienza. Posso finalmente dire di aver trovato una seconda famiglia qui a Venezia, oltre a quella della Casa in cui mi trovo. L'accoglienza e il calore che ricevo, i principi fondanti della Casa, l'apertura mentale della gente, sono e devono essere i cardini che tengono in piedi la mia persona. Voglio essere così, voglio essere costantemente attivo, all'interno delle dinamiche di ciò che mi circonda. La partecipazione e il continuo mettersi in gioco sono essenziali per me, e credo che qui non mancheranno.


giovedì 2 ottobre 2014

Live from Venice

こんにちは! (konnichiwa, buongiorno)


Salve a tutti! Primo post scritto fuori dalla madrepatria Pordenone! Ebbene sì, scrivo anche da Venezia, e se pensavate di liberarvi di me, beh.. non sarà così.
Dopo quasi un mese di lezioni posso affermare che sebbene saranno tre anni piuttosto duri, la mia scelta mi convince moltissimo. La lingua giapponese è affascinante per le sue sonorità e le particolarità che presenta a livello sintattico e, più ampiamente, a livello culturale. In attesa del secondo semestre, dove mi cimenterò nei corsi di filosofia e storia dell'arte giapponese, ci tenevo a evidenziare con quanta cordialità siamo accolti dai docenti madrelingua, con quanto entusiasmo veniamo coinvolti nelle lezioni, con quanto amore, se si vuole, veniamo fatti avvicinare alla loro cultura. Il cammino sarà lungo e tortuoso, bisognerà lavorare sodo, però so che alla fine ne sarà valsa la pena.

Tralasciando la didattica, ho conosciuto un sacco di persone nuove, e sto formando dei legami molto importanti. Questo mi rende veramente felice, ed è per me un grande stimolo. Vivere a Venezia oltretutto ti mette di fronte alla moltitudine di turisti che la popola, e sapere di poter scorgere tra la folla qualcuno di importante è confortante come poche altre cose. La città in sè poi, è fantastica. Ti lascia sempre a bocca aperta, e di mattina ha un fascino veramente incredibile. Non saprei descriverla, dovreste provare per capire: calli desolate, acqua che riflette l'azzurro del cielo, barche ormeggiate, silenzio. Pura contemplazione. Pace dei sensi.

Questa, in sintesi, è una prima raffigurazione della mia nuova vita universitaria: i presupposti sono ottimi, e quando si parte col piede giusto, non può che andare bene! Avanti tutta! Alla prossima!