giovedì 21 giugno 2018

Farcela

Il momento è di quelli veramente intensi. Mi sdoppio continuamente, e ormai sono microscopicamente ovunque. Millesimi di me che si spargono in ogni dove e imparano, sudano, lottano per qualcosa. Per tornare uniti e forti insieme, in un tutt'uno pieno di nuove conoscenze e di innata versatilità. Non sto riuscendo a fermarmi, e a dirla tutta non ci sto nemmeno provando. Come potrei, il traguardo è proprio a due passi. E non è la classica bella storia in cui sei a un metro dall'arrivo ma hai una crisi, e allora quello che potrebbe approfittarsene ti aiuta a rialzarti e ti fa vincere, scrivendo una bella pagina di sport. No. Quello che potrebbe approfittarsene, qui, se ne approfitta. E arriva primo. Punto. L'obbiettivo è non avere crisi. L'obbiettivo è completare la gara, vincere la sfida. L'obbiettivo è farcela.

lunedì 9 aprile 2018

Arrivo!

Un mese e poco più dal mio ritorno. Oggi, di nuovo in campo. In una partita che conta. La forma fisica è a dir poco da dimenticare, ma la voglia e la passione sono quelle di sempre. 95 minuti di sudore, volontà e sacrificio che contribuiscono a farci strappare un 2-2 contro la seconda in classifica. Espressione perfetta di una curva ascendente, che può tranquillamente raffigurare il mio momento. Sono in ascesa. Sto salendo e non intendo fermarmi. Tante cose accadono, poche succedono. Guardare e non solo vedere, ascoltare e non sentire. Saranno 7 mesi intensi, densi di eventi e circostanze da me cercate e volute, fino alla tanto attesa laurea (si spera), ma li voglio vivere così. A cento all'ora, sempre, senza freni e con tanti brividi lungo la schiena, perché apprezzo ciò che faccio, e sono consapevole di ciò che sono. E sopratutto, sono felice di chi ho vicino a me. Specie se si tiene in considerazione chi è distante fisicamente, ma porto nel cuore ogni giorno con orgoglio e passione.
La strada è ovviamente sempre in salita, ma sono più che lanciato, e ho il piede pigiato sull'acceleratore. Arrivo!

mercoledì 14 marzo 2018

Still there

I should insist writing in English. It's been a success, and it is also a good way to reach everybody. English is so powerful. It's been so powerful beetween us, during these six months in Germany. Because, starting from me, German wasn't initially a tool to use, but to improve. English always followed me in my life and in my experiences, and writing a little bit more would be useful and funny. One week after my return in Italy, many feelings fight in my soul. I'm glad to be back, to see my friends, of course, but I'm just glad. At the moment, I just can't wait for my friends to come for Easter holidays in a few days. I am missing my Erasmus people and I will feel like this for a lot of time. Because I just can't forget. I felt at home also because of all of them. Things finish, but memories remain. And I have many. I just can't describe how amazing it's been, and even if I have to graduate and to do a lot of things that keep my mind working, I always think on us. And I will do everything I can to keep these bonds solids. Because something unique happened, and unique things must be grown and last for a long time.

mercoledì 7 marzo 2018

The end.

It happens. It must. Every moment has an end. The bad moments, fortunately, have an end. The good moments, unfortunately, have an end. To have an end, to pass over and turn page, is probably a reason for which these moments are more intense. To me, Osnabrück it’s been a beautiful moment. I never imagined that living something like this could be possible. In September, I had a big opportunity in front of me, which I’ve been able to go through in March, fortunately. I was full of expectations, and the fear of knowing nobody and stay for six months in an almost unknown place didn’t scare me in a single moment. It’s been an adventure, and I could start writing every single second of what we lived, because it’s worth to. But maybe this will come in some posts in the next weeks as honourable mention. But this is not the end. Things go on in the memory of people, and through the bond created during this experience. With these lines I just want to let you know that it’s been amazing thank to all of you, the people who helped me and were always on my side. You’ll be here for a lot of time, I’m sure of that. I could name each of you, but I’m sure that everybody knows either to be involved or not. In this experience I learnt a lot of things, starting from more German of course, but not just this. I learnt to understand the other person standing in front of me when possible, I learnt to be more flexible. There are cases in which flexibility was not possible to me, and I apologize for this. But it’s me. Nobody is perfect, and I always try to do my best. I learnt that these moments deserve to be lived without thinking. Just do it. Erasmus is an opportunity to live, to face with a new reality and to grow. It’s not just parties. Yes, there were many. But this is not the point. We had a lot of free time, we travelled, we lived. We studied, because it’s not like people say. We had our exams to pass, of course. There are clear differences, but it is always a task to complete. We appreciated what we had in front, because Germany is a very good country to live in. Because even if it was snowing, almost everything was working. Because the weather was challenging from the beginning, and we learnt to ignore the rain. Tourists have an umbrella, we don’t. Because we are not tourists. Wir sind die Osnabrücker, wir sind immer da.

Wo das Herz schlägt.
Thank you for everything, dear Osnabrück. 

giovedì 25 gennaio 2018

Sprint

Iniziamo a fare sul serio. Questo Erasmus giunge al momento cruciale. La prossima settimana ci saranno gli esami, e bisognerà raccogliere i frutti di quest'esperienza. A seguire, qualche settimana di libertà prima del ritorno in Italia. Vi manco? Chissà.
Io, nel frattempo, ho prenotato dei voli per Londra. Non vedo l'ora! È una città che ho sempre voluto visitare, e che sono sicuro mi piacerà. Saranno dei bellissimi giorni, ne sono certo. In questo periodo, sebbene gennaio sia per me un mese di difficoltà e ostacoli, sto bene. Sorrido, voglio fare cose, sto andando ad allenarmi per tornare in campo, sto studiando. Sono determinato e voglio raggiungere i risultati che mi sono prefissato di conseguire. Sarà un anno impegnativo, che mi porterà a dei traguardi, ne sono certo. Gli anni pari mi piacciono, e questo non sarà da meno. ¡A por todo!

lunedì 15 gennaio 2018

Via

Rileggermi aiuta.
L'ho appena fatto, e devo dire che è stato istruttivo. Una cosa che ho notato subito è la presenza di coordinate temporali in quasi tutti i post riguardanti l'Erasmus. Dunque, 01.36 del 15 gennaio 2018. Ah si, felice anno nuovo. Dovrei raccontarvi di com'è stato il mio rientro in Italia, e successivamente di come io abbia trascorso la notte di San Silvestro, credo. Non penso lo farò. Devo dire che sono state settimane impegnative, che mi sono lasciato alle spalle e va bene così. Tutto sommato, comunque, il risultato è sempre di segno positivo. Perché nel complesso considero molto positivamente ciò che ho costruito qui in Germania, e fa decisamente la differenza. Sarà un anno impegnativo per me, sicuramente. Dovrei riuscire a concludere il mio percorso universitario, spiccare il volo verso altri lidi, e chissà dove finirò. Sicuramente vivrò un dramma post-Erasmus, perché tutto questo mi mancherà. Si sta bene, maledettamente bene, ed è una bolla dalla quale non vorrei mai uscire. Ma è fatta di sapone, e prima o poi si romperà. Spero il più tardi possibile.
Per la serie "anno nuovo, vita nuova" invece, ho iniziato ad andare in palestra. Devo perdere qualche chilo e rimettermi in forma, sia in vista di un probabilissimo rientro in campo, che per benessere personale. Fare attività fisica mi manca enormemente e devo compensare quest'assenza in qualche modo.
I capelli continuano a crescere. Ormai siamo quasi alla lunghezza che desidero, e non vedo l'ora di vedere come saranno. Tenere duro sta portando i suoi frutti, e in ogni caso l'avevo promesso a me stesso.
Non ho ancora una versione definitiva della parola di quest'anno. Se l'anno scorso fu "meraviglioso", quest'anno trovare un degno erede sembra impresa ardua. Al momento propendo per "noi". La pluralità di questo Erasmus, da intendersi come diversità di etnie, abitudini e culture, la pluralità di persone coinvolte in ogni attività, la pluralità di occasioni che quotidianamente si presentano dinnanzi a noi. Direi che"noi" è una possibilità più che concreta di parola dell'anno.
 01.44. Avrei ancora moltissime cose da dire, ma preferisco lasciar perdere. Se credi in un "noi", compenserai con la tua immaginazione. Chiederai, ti informerai, sarai curioso di me. Ed io farò lo stesso. Altrimenti, che noi sarebbe?

Ricordati di ricordare

Ricordati di ricordare 
Di ciò che avevo detto
Di ciò che non ho fatto
La parola non mantenuta
Gli appuntamenti mancati
Non è una cosa voluta
Molti giorni sono passati
Molti momenti sono andati
Di certo verranno ricordati
Per provare che ci sono stati
Giorni senza pensieri
Dove non conta chi eri
Ma solamente cosa volevi
La mèta
L'arrivo
Non sono mai stato così vivo.