giovedì 27 luglio 2017

Capitolo -1

Sarà fantastico, già mi ci vedo: lontano da qui, col sorriso di chi sa cosa vuole, di chi non aspettava che quel momento, di chi è convinto che riuscirà. Mi immagino una città viva, dei compagni di avventura carichi di entusiasmo, dei compagni di appartamento volenterosi e aperti. Mi immagino le luci soffuse al rientro dopo una giornata intensa, o l'albeggiare quando si va verso casa, dopo aver fatto le ore piccole. Mi immagino tanti tramonti, tanti piccoli momenti di completezza. Di quella completezza, sensazione a me ormai quasi estranea, che ti fa sentire il re del mondo, al posto giusto nel momento giusto. Perché è così che mi sento. E non si tratta solo di aspettative, ma di sapere di star facendo la cosa giusta. E non si tratta di auto-convinzione, ma di una certezza. La certezza di voler vivere al massimo questa esperienza, perché è hic et nunc, hier und jetzt, qui e ora. Ich komme, Deutschland. Ich komme, Leben.
Per quanto riguarda chi mi legge, mi segue, mi dà anche solo un minimo di importanza: tranquilli. Sarete bombardati di post, qui e sui miei social. E se tutto andrà come ho pensato, ci sarà anche qualche video interessante da poter apprezzare. Ho in mente un bel progetto che spero di portare avanti come ho pianificato. Detto questo, 01:16 del 27 luglio 2017. Manca circa un mese e mezzo. Ci vediamo al capitolo zero: Giorno prima, partenza, arrivo a Osnabrück e prime impressioni. Nel mezzo ci saranno altri post probabilmente, ma non riguarderanno il mio Erasmus. Buonanotte, e buon proseguimento a tutti.

giovedì 20 luglio 2017

Lasciati andare



Siediti, mettiti comodo.
Un bel respiro
Chiudi gli occhi
Lasciati andare

Anche oggi
 C'è il Sole
E tu cammini
In un campo di fiori

Ciò che non vuoi
Lo devi escludere
Chiudi gli occhi
Lasciati andare

Saprai cosa fare
Di volere
In qualche modo cambiare
Per poter volare

E ignorare
Quel dolore
Che ti fa esitare
Ci devi provare.









Contenuti

Tanto così. Non serve l'immagine a rendere il concetto, basta l'espressione. Manca tanto così. La partenza è dietro l'angolo. Ci tengo a ribadire quanta fame io abbia. Quanta voglia di dimostrare a me stesso cosa so fare, cosa sono, quanto sia convinto di voler diventare ciò che voglio dal profondo. Saranno sei mesi cruciali, in cui darò tutto me stesso. Me lo prometto. Ho intenzione di rivoluzionarmi. Ancora, più di prima, più di ogni volta. Sono fatto così. Odio le etichette, in primis quelle su me stesso. Non ne ho mai avute, né voglio averne. Credo sia la mia forza. Mi cimento in tutto ciò che mi capita davanti, e quest'opportunità non va sprecata. Questo spazio diventerà anche un diario, un documentare continuamente quelle che sono le mie esperienze. Vorrei fosse una cassa di risonanza che permetta a tutti coloro che lo vorranno di vivere dal mio punto di vista questo viaggio che sono certo mi cambierà la vita. Perché voglio che sia così. Per questo saranno maggiori le condivisioni sui social, saranno di più le immagini, i contenuti. Perché voglio che qualcosa resti ad ognuna delle persone che spende anche solo un secondo per leggere qualcosa. Perché sono per il dare incondizionato. Non ho nulla da perdere, e voglio godermela. E parlo in generale. Da ora darò massimo, fin che ne avrò. E vi garantisco che il momento in cui mi sentirò scarico è molto lontano. Stay tuned, tra un mese e qualche giorno si parte. E nulla sarà come prima, questo è certo.

lunedì 3 luglio 2017

Scegliti

Non c'è nulla di poetico
In una vita monotona,
Sgonfia,
Che non va come dovrebbe.

Non c'è nulla di buono
In uno sguardo vuoto.

Hai bisogno di te.
Riprenditi.

Al comando della tua vita
Ci sei tu.

A decidere chi sarai
Ci sei tu.

Non ci sei più
Devi svoltare.

Non guardare giù
Abbi il coraggio di rischiare.

Ancora uno sforzo!

Come ogni periodo di esami che si rispetti, mi trovo di fronte all'ultimo ostacolo. Domani orale, poi un ultimo scritto di scarsa importanza e sarà tutto finito, almeno per quest'anno. Sto affannosamente procedendo verso questo momento. So che sarà una liberazione enorme, perché sono consapevole di essere al limite. Come a febbraio, dopotutto. E se il mio modo di vivere determinate situazioni è veramente così ciclico come penso, alla fine del tunnel ci sarà la luce, e sarà abbagliante.E, ripensandoci, non può che andare meglio di com'è andata qualche mese fa. Non potevo immaginarlo, ma si è trattato di una luce abbagliante, ma poco duratura. Questa volta però, posso dire di sapere cosa mi aspetta. Mi aspetta un lungo viaggio alla scoperta di me stesso, in mezzo agli altri, in un mondo nuovo, che mi metterà davanti le mie difficoltà, ma che sono sicuro mi farà crescere parecchio. Non vedo l'ora di partire, non vedo l'ora di andarmene da qui. Ripartirò, come sempre, da me. Perché credo sia quello che so fare meglio. Ho bisogno di navigare in un mare di nuove emozioni, ora più che mai. Ora che nessuno stimolo mi accende, mi fa sentire vivo, ho bisogno di quella scossa che mi permetta di tornare ad avere fame, ambizione, voglia di non fermarmi mai. Sono a metà della salita, non posso certo fermarmi, e non devo assolutamente guardare indietro. La testa guarda davanti a me, il naso è rivolto all'insù, perché è in alto che devo arrivare, perché è il cielo il limite da superare. Perché io voglio volare. Devo solo resistere ancora qualche settimana, ricaricare le pile, continuare a salire. E comunque, guardare in basso non fa paura, garantito. Io laggiù non ci voglio tornare.