domenica 27 dicembre 2015

A volte è meglio dimenticare

Ebbene sì, è andato anche questo Natale. Scusate il ritardo, oggi è il 27. Tanti auguri! Beh, se non me li avete fatti nemmeno voi, significa che non ve ne frega poi così tanto. Eccetto qualche caso, e in alcuni di quei casi ho preferito non farli io. "In questa vita a volte è meglio dimenticare." Da domani si inizia con lo studio serio in vista per la sessione, ma mi premeva incidere da qualche parte quello che è il mio pensiero dell'ultimo periodo. Non si vive di fottuti ricordi.

Ecco, io credo sia necessario, quando si chiude una pagina della nostra vita, prendere i lati positivi della cosa. Tenerselo, qualche ricordo positivo. Ma non si devono avere rimpianti. Non si deve pensare a come sarebbero potute andare le cose se, se, se.... NO.

E lo sapete perché non va fatto questo ragionamento? Prima di tutto perché disorienta: indebolisce le convinzioni che ci siamo creati fino a quel momento, e non permette di andare avanti con energia. E questo è demotivante per la sé stessi e per chi ci sta intorno. Ma soprattutto non va fatto per un altro motivo. Il mondo cambia. La gente cambia. Noi cambiamo. E allora perché fermarsi? Non si vive di ricordi. Non lo si deve fare. Le cose che stanno nel passato sono belle perché stanno proprio lì. Indietro. E di loro resta un'idea. Un'idea di un rapporto, un'idea di un progetto, ma niente più. La delusione più grande sarebbe tornare sui propri passi convinti che quell'idea sia ancora presente. Non sarà mai così, mi dispiace dirlo. Quello che va fatto è un cambio del punto di vista. Vuoi recuperare un rapporto perso? Accetta il cambiamento. Adattati. Supera il pregiudizio e il limite caratteriale. Vai oltre, ma per favore dimentica quello che c'è stato prima. Dimentica i comportamenti, dimentica ciò che avevi davanti, perché non devi vedere le cose con gli occhi con cui le vedevi prima. Questo.

"Tutti che dicono: 'Ascolta la mia storia', tutti che vogliono restare nella memoria. Io dico subito: 'Bambina, lascia stare, in questa vita a volte è megio dimenticare'" (Francesco "Nesli" Tarducci) .

venerdì 18 dicembre 2015

Il non detto

A volte dovrebbe non esistere
si dovrebbe andare oltre quel gioco di pensieri
di emozioni
di parole che si dicono ma che
 non si vorrebbe dire.
Spontaneità
è la chiave 
di qualsiasi rapporto umano
e non ci si deve andare piano
perché non ci deve essere un piano,
bisogna lasciare che tutto scorra
e chi lo sa
cosa accadrà?

From the other side

Hello, can you hear me?

Speriamo di no.
Dall'altro lato della barricata i colori sono più brillanti, lasciano più ricordi. Fanno la differenza. Tutto fa la differenza, perché altera la monotonia degli eventi. E così finisce che dovevi stare a casa e sei uscito, dovevi tornare presto e sì, sei tornato presto, ma al mattino dopo. Finisce che ora si avvicina veramente il Natale. Sette miseri giorni al 25 signore e signori. Non siete contenti? Beh, io sì. Non sento così tanto il Natale da un po'. Non perché abbia ritrovato una forte spiritualità in me, bensì perché quest'anno come non mai conta l'ambiente che mi circonda. Quest'anno più che mai conta la famiglia. Perché si, dovrebbe essere ed è scontato, ma quando ti trovi davanti alle difficoltà viene fuori la coesione che distingue il gruppo famiglia da qualsiasi altro collettivo.

Dall'altro lato anche i libri sembrano meno impegnativi. Circondato dalle persone giuste e all'interno di un microclima di positività e idee costruttive, guardo al futuro, e sorrido. Anche se ho lasciato il cappellino a casa e la mattina per andare a lezione in bicicletta prendo freddo alle orecchie, che è una cosa che odio. Anche se le cose non sono andate come speravo, come volevo. Io sorrido perché ho me, i miei amici e la mia famiglia. E la coscienza a posto, fottutamente a posto. E' tutto bellissimo dall'altro lato.

sabato 12 dicembre 2015

"Canta"

1.04. Il sonno è poco, i pensieri tanti, gli obiettivi pochi e chiari. Si marcia a tutto spiano verso Natale e verso l'imminente sessione. Adoro i momenti di pressione perché tiro fuori il meglio di me. Ma adoro anche e forse ancor di più questi momenti morti, specie se capitano di notte. Mi permettono di guardarmi dentro, di capire a che punto sono. Perché gli esami di coscienza, li faccio da solo. Perché a guardarmi dentro, ci penso io: non ho bisogno di sollecitazioni. Perché spesso e volentieri taccio piuttosto che sciabolare contro chi punta il dito. E ho taciuto.

Adoro questi momenti di solitudine e riflessione perché la mia mente va a mille, si proietta nel futuro. Si proietta nei sogni. E io voglio sognare, ora che mi sono ricordato come si fa. Di concreto c'è molto, e al primo posto stanno gli affetti, quelli di sempre. Insieme ai ricordi, quelli forti veramente. Non permetterò mai che si parli senza cognizione di causa di te. Non permetterò mai che la tua persona venga scalfita dalle parole di chi parla per parlare. Non permetterò mai nulla di tutto ciò. Se sei una persona che sa di occupare uno spazio importante nella mia mente, sentiti preso/A in causa. Di concreto c'è il rispetto, verso la mia persona, verso dei sentimenti, verso dei legami.

 Di concreto ora c'è che devo passare degli esami, superare alcune tappe importanti. C'è che voglio partecipare a qualche sessione in giro per l'Italia e magari in Europa, c'è che voglio sentirmi libero. E ora come ora, non sono mai stato così libero. E questo blog è una fottuta manna dal cielo che mi permette di dire ciò che voglio. Tanto mi leggono in pochi, chi cavolo se ne frega. A proposito, ora non ho più modo di capire se chi prima era in giro per il mondo e ora è tornato in Italia stia ancora leggendo. Per cui segnali più concreti come commenti o messaggi contenenti critiche o apprezzamenti sarebbero molto ben accetti. Anche se qualche persona l'ho lasciata andare dandole veramente tutto me stesso. Ora combatto contro me stesso per difendere, giustificare o rinnegare le mie scelte. E' una lotta devastante, ma di sicuro il vincitore sarò io, qualunque siano le mie intenzioni. E questo mi basta.

Sono uscito dalla vita di tanti, ho preso la porta senza voltarmi e con la promessa di non tornare. Penso di averci guadagnato in termini di certezze e coscienza delle mie azioni. E i pensieri che mi sono frullati in testa tornando a casa in treno oggi ne sono la prova. Cantavo. Non pensavo a niente. Mi sono goduto il tramonto delle 16.40 del giorno 11 dicembre 2015 come pochi altri. Sapendo che domani una gita al mare non me la toglie nessuno, e sapendo che la mia testa deve essere sempre alta. Cantavo, nella mia testa. E questo per me è l'emblema del viaggio mentale. Cantavo e guardavo avanti, come non facevo da tempo. E rivedevo vecchie e attuali persone nel mio viaggio. Chissà che ha in serbo per me il prossimo futuro. Se posso darti un consiglio, "Canta".

sabato 5 dicembre 2015

Con convinzione

E' uno di quei pomeriggi pieni di domande, dove il tempo si ferma, non hai voglia di far nulla, e stai lì a fissare il fuoco con qualche canzone lenta e tranquilla nelle cuffie. Ti rilassi, ma ti turbi allo stesso tempo. Le domande sono tante, le certezze poche, ma solidissime. La scrematura è terminata, ma ora resta da decidere che fare. Inizi a guardare un po' oltre. Non è più il momento di pensare in piccolo. Bisogna espandersi. E non parlo dello scritto di storia moderna che sto facendo, no. Non mi interessa questo. Bisogna essere ambiziosi, a partire da oggi. Due anni e mezzo, al massimo di me stesso, e poi il salto. Bisogna spiccare il volo. Ora devo farmi crescere le ali. Le idee ci sono, bisogna rimboccarsi le maniche e darci dentro. Fino alla fine.

Per come sono fatto io, i cambiamenti nella mia vita, che siano repentini o meno, mi danno sempre una spinta. Avevo bisogno di questo. Sono fatto così, non mi piace la monotonia, né mi piacciono le situazioni scomode. Ne esco e proseguo. E ora so che cosa voglio. E non mi fermerò. La meta è l'arrivo, l'altra metà è dentro di me. Devo mettere io l'accento nella mia vita per darle un suono migliore, ed è quello che farò. Avanti tutta, con convinzione!

martedì 1 dicembre 2015

Being themselves

It's probably the hardest challenge. Just try, and see what happens. Things will definitely change starting by now. Because it's the course of life. Everything has to be modified in some terms. I decided to keep in my mind the best memories and leave you free, because I thought that would have been the reasonable ending, considering my sense of emptiness

Yo decidì decir todo lo que pensaba, y ahora me siento mucho màs ligero. Te agradezco todo pero de verdad, diciste muchas cosas sin sentido y con mala leche. No fue un aclararse de las cosas, sino la salida de tus malos sentimientos. Por eso estoy decepcionado, pero bueno.

Ora si guarda avanti, ora si pensa a ciò che si sarà, consapevoli di ciò che si è. Ora si vive, cercando di essere sempre sé stessi. Prendere o lasciare, questo sono io, questo il mio modo di vivere. Se sei forte lo accetti, se non lo sei, soccombi. Io non ho bisogno di dubbi, né di cattiveria, né tantomeno di comprensione. Ho bisogno di me. E ora so che sono nelle condizioni di ritrovarmi.

Bonne chance.

Auf Wiedersehen.