mercoledì 18 novembre 2020

Bianco e nero

Sono malato, è evidente
Vivo senza percepire niente
Non sento sapori,
Non sento odori, 
Non sento emozioni. 
Se sei là fuori, ti prego
Fammi vedere i colori.

giovedì 5 novembre 2020

Vivere per ricordare

 Ho appena creato una playlist. Ancora, come sempre. Il nome è importante, "Ambiente", il contenuto ancor di più. Si tratta di una di quelle playlist che fanno male. Forse trovo la vita nella musica e nelle sensazioni che mi trasmette. Non lo so. Forse non voglio saperlo. Sono tutti pezzi a cui, per un motivo o per l'altro, sono legatissimo. Sono fotografie della mia vita. Sono depositi di emozioni. Le poche che mi restano, e non la sto facendo grave, per niente. Sono cronache dei miei viaggi, delle mie esperienze, sono lacrime, risate, amore, delusione. Sono il passato che torna presente, perché a volte ce n'è bisogno. Sono certezze, cose che so che non cambieranno. Quasi che potrei tatuarmele, non fosse che ho il tatuaggio già in mente, e per ora sarà l'unico. Anche quello è un ricordo indelebile, e spero sia un punto d'arrivo ora, e di partenza domani. Per il momento, va bene così. Seleziono, isolo, ritaglio e apprezzo emozioni contestualizzate, nascoste là. Neanche sotto tortura, riesco ad impressionarmi. A tal proposito, è Ernia a tirare fuori la frase perfetta:


 "Osservo con tutta calma 
L’appiattirsi inesorabile del mio cardiogramma
Devo aver preso da mamma
E penso sia una condanna
Pensare che a 26 anni nulla più mi entusiasma"


Sono io. Dall'inizio alla fine. L'entusiasmo, per ora, lo trovo nel passato. In queste canzoni, in questa playlist. Il sottofondo perfetto per progettare il futuro. Perché le cose importanti vanno ricordate, custodite, maturate. Ci vuole tempo. Il tempo di ricordare, il tempo di vivere. Ricordare per vivere, vivere per ricordare.