sabato 16 gennaio 2016

Come fosse l'ultimo atto

Il mio percorso si delinea di bivio in bivio. Vorrei urlare al mondo ciò che penso, fregarmene delle conseguenze, ottenere ciò che voglio. Ridere a crepapelle davanti a te per ciò che c'è stato, e sorridere a un nuovo orizzonte. In questo periodo pieno di studio, monotonia e solitudine da me voluta, mi concentro su ciò che c'è. Penso a ciò che vorrei ci fosse, e costruisco quel che un domani ci sarà. Vivo di insicurezze però. Vivo di bivi. Vivo di quei momenti in cui è l'istinto a comandare. Lo sto reprimendo da troppo tempo. Forse dovrei lasciarmi andare, sperare che così qualcosa accada. Come il cambio di università, come se dovessi dare il via a qualcosa di nuovo. Anche se vorrei che questo "Nuovo" avesse un contatto con il mio passato. Oh, se lo vorrei. Lo vorrei come se fosse l'ultimo atto. E quando lo farò, penserò di star facendolo come fosse l'ultimo atto. Devo riprendermi. Devo svegliarmi. O forse è il caso di dire addormentarmi. Ricominciare. Ricominciare a sognare. Sentirmi vivo. Ridefinire la mia realtà. Non pianificare. Agire. Il limite sono solo le stelle.

giovedì 14 gennaio 2016

Si dice

Che si debba star male per scrivere qualcosa di bello e positivo
Che si debba prima di tutto piacere a sé stessi
Che si debba sempre cercare la propria strada
Che la nuova strada è sempre più sicura di quella vecchia
Che però non è mai troppo tardi per voltarsi
Che le cose bisogna guadagnarsele
Che l'amore non conosce ostacoli
Che la sessione d'esami prima o poi finirà
Che si può raggiungere qualsiasi obiettivo 
Che basta crederci 
Che un'idea è più forte di qualunque altra cosa



Io dico

Che bisogna essere sé stessi
Che il parere altrui conta zero
Che la mia strada è un bivio
Che tornare indietro non si può
Che le idee e i ricordi vanno aggiornati
Che l'amore no, non conosce ostacoli
Che ci credo
Che quello che dico è quello che penso
Che un progetto solido a volte viene distrutto da un sentimento



domenica 10 gennaio 2016

Live a life YOU will remember

"When I was 16, my father said, 'You can do anything you want with your life. You just have to be willing to work hard to get it.' That's when I decided, when I die, I want to be remembered for the life I lived—not the money I made." 

Aprirei decisamente così questo post. Con una citazione che mi sta esplodendo dentro da settimane ormai. Perché certe cose vengono apprezzate dopo, sebbene l'abbia conosciuta mesi fa. Aprirei così perché ora voglio viaggiare dentro di me. Voglio trovare la mia identità e portarla all'esterno, per far vedere a me stesso chi e cosa sono. E la riproduco in loop, questa citazione, e mi ascolto tutta la canzone che parte dopo. "The Nights", di Avicii. Il video è pazzesco. Probabilmente non sono il tipo di persona i cui video sono stati montati per realizzare quello che vedete se cercate la canzone (si chiama Rory Kramer e ora è il direttore artistico di Martin Garrix, Chainsmokers e qualche altro artista da due soldi, sisi.) ma voglio dare la mia impronta a questo messaggio che viene lanciato a inizio video. Voglio vivere una vita che resterà nella memoria. Nella mia memoria. Voglio dare tutto per realizzarmi. E si comincia sempre dal volerle fortemente le cose. Non intendo fermarmi davanti a niente, non intendo conoscere orizzonti, ma oltrepassarli. Voglio raccontare qui quello che vedrò, quello che sarà, quello che sarò. Non so cosa il destino abbia in serbo per me, ma so che ne andrò fiero, perché, qualunque cosa sia, ci metterò tutto me stesso.

sabato 9 gennaio 2016

Serenità

9 gennaio. 3.00. Preciso. Sono sveglio da 21 ore. Non ho sonno. Ho voglia di spaccare il mondo. Svariate ore di studio, un quadrangolare di calcetto (vinto), cena e chiacchiere coi compagni di squadra. Sorpreso di averne ancora. Domani si torna a Udine per fare le cose seriamente, per far capire che ci si tiene. Mi mancavano queste giornate piene. Piene veramente di qualcosa che per me conta. Ho le gambe stanche, l'acido lattico si fa sentire. L'occhio un po' si chiude ma qualche parola messa nell'orecchio da Mecna mi culla verso una mezz'ora di quelle tranquille che poche altre volte ce ne sono state così. Non dovrei essere qui. E non ci starò ancora per molto. Non senza quel qualcosa che sto cercando. E che arriverà. Sento la positività vibrare nell'aria. La sento ovunque. E la voglio inspirare tutta. E non buttarla più fuori. Alla grande. Alla grandissima. Sempre.

lunedì 4 gennaio 2016

2016

Eccoci qua. Quattro gennaio. Felice Anno Nuovo a tutti quanti. Che sia per tutti un anno ricco di soddisfazioni personali, professionali, sportive, e chi più ne ha, più ne metta. Personalmente mi auguro un 2016 molto intenso a livello formativo. Sto continuando a lavorare sulla mia persona, come alcuni (maliziosamente) consigliano, e devo dire che i margini di miglioramento sembrano esserci. Sono motivato a fare bene. Domani è un'altra giornata di studio, domani è un'altra giornata di sacrificio per raggiungere degli obiettivi. Lo vedrò così questo 2016. Per tappe. Giorno dopo giorno, mattoncino dopo mattoncino. Qualche mattone di quelli grossi c'è già, ed è parte delle fondamenta che mi sorreggono. Certo, a completare il quadro manca sempre qualcosa e/o qualcuno, ma c'è tempo. L'anno è iniziato alla grande, grazie anche alle eventualità che ci hanno fatto sentire veramente gruppo. I due giorni passati in compagnia degli amici mi hanno dato la carica, e ora c'è da spingersi oltre. C'è da vivere a trecentosessantafottutissimigradi le avventure che mi si presentano davanti.

C'è che devo dedicarmi a me stesso. Il resto arriverà. Forse per caso, forse per necessità, forse per volontà, mia o di altri. Mantova Street per esempio, è stata una piacevole coincidenza. Ma credo sia il caso di lasciar perdere. Non sarebbe rispettoso né sensato. Anche se, ogni volta che indosso quel maglione, mi sento più tranquillo. La presenza più forte al momento è rappresentata da un'assenza, strano eh? Ai posteri l'ardua sentenza. Per ora quel che è certo è che devo ringraziare chi involontariamente mi ha fatto rendere conto che io so cosa voglio. Mi è costato parecchie insolenze, ma almeno sono stato sincero. Questo è qualcosa di imprescindibile per me.
Beh, a presto.